Mi chiamo Giolitti Nicola. Ho 26
anni è sono un tecnico di laboratorio presso il decathlon di
cuneo. Ho una forte passione per i viaggi ma soprattutto per
la montagna. Passione che mi è stata trasmessa dai miei
genitori. Frequento questo ambiente in tutte le stagioni,
svolgendo diverse attività che offre: dall’arrampicata
sportiva, alpinismo, cannioning (torrentismo), mountain bike
e lo snowboard alpinismo. Proprio questa ultima disciplina
mi ha permesso nell’estate del 2006 di raggiungere un
importante obiettivo; salire in stile himalaiano il
Mustagh-Ata (7546mt) e di scendere i suoi pendii con la
“tavola” in territorio cinese.
Tutto è cominciato il 21
luglio con il trasferimento da Milano a bischek in
kirghistan.Da li dopo 700 km di strada sterrata siamo
arrivati in Cina, più precisamente a Karakul lake dove
finisce la strada carrozzabile e con l’aiuto dei cammelli
per il trasporto del materiale ci spostiamo verso il campo
base a quota 4400mt
26 luglio 2006:
allestimento campo base.
Dal 26 al 4 agosto: fase
di acclimatamento e allestimento del campo 1 a quota 5400 mt
e campo 2 avanzato a 6400mt.
9 agosto 2006: partiti da
quota 6400mt per la vetta, dopo 250 mt di dislivello devo
rientrare alla tenda per motivi di digestione che non mi
permettono di proseguire. Cerco di recuperare le forze con
alcune ore di sonno. La voglia di salire verso la vetta si fa
sentire. Ore 14.00 del 9 agosto lascio il campo 2 e mi dirigo
verso il campo 3 a quota 6800mt. Durante la salita affianco
una spedizione cinese. Nasce una collaborazione con la loro
guida Sem. Ci alterniamo a battere la traccia nella neve
fresca. Arrivati al campo 3 si scavo per sistemare le tende
dei cinesi; in cambio loro mi daranno viveri e da dormire.
10 agosto ore 7.30 con
una temperatura di 26 gradi sotto zero, lasciamo il campo 3
e dopo 6 ore finalmente arriviamo in cima. Saluto i cinesi e
mi preparo a “ricamare”con lo snowboard i pendii del
Mustagh-ata vergini verso il campo base.
Ore 14.30 smontiamo il
campo 2, successivamente smantelliamo il campo 1 e elle
17.35 arrivo sfinito al campo base. Alla prossima……
vedi
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extra-europee
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Nei mesi di marzo, aprile e maggio del 2006
si è svolta la spedizione del CAI Savigliano al Cho Oyu, che
con i suoi 8201 metri di altitudine è la sesta montagna in
ordine di altezza del globo.
vedi
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extra-europe |
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Dopo un periodo di acclimatazione svolto dal 15 al 30 marzo nella
valle del Khumbu, in Nepal, e successivo ritorno a Kathmandu per
il disbrigo delle formalità, ai primi di aprile la spedizione ha
raggiunto il Tibet, dove a metà mese è stato installato il campo
base avanzato a quota 5700 metri.
La successione
dei campi lungo la via dei primi salitori ha richiesto alcune
settimane di lavoro, quasi sempre con il favore del bel tempo, e
dopo un primo infruttuoso tentativo a fine aprile finalmente il 10
maggio, partendo dal bivacco a quota 7500 il nostro socio Paolo
Rabbia, classe 1963 con alle spalle diverse spedizioni extraeuropee
in Sud America, Himalaya e Karakorum, ha finalmente raggiunto la
cima della Dea del turchese (questo il nome originale), diventando
così il primo alpinista della nostra provincia in vetta ad un
ottomila.
La spedizione ha potuto usufruire dell'assistenza tecnica
della ditta Giuggia Sport di Savigliano, e medica del Dottor
Gianpaolo Delfino dell'Ospedale SS.Annunziata di Savigliano.
Per ulteriori informazioni, nonché per contatti riguardanti serate
di videoconferenze, è possibile contattare l'indirizzo
paolorabbia@libero.it
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