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SCUOLA ALPINISMO ALPI OVES
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Scuola Alpi Ovest, un po’ di storia….
Nei primi anni di
attività, le Sezioni organizzavano per lo più gite
sociali fino a quando, alla fine degli anni ’70, vengono
presentati e svolti i primi corsi sezionali di alpinismo
e scialpinismo.
Con il crescere del numero di Istruttori e della voglia
di ampliare i singoli corsi esistenti, nel 1993 viene
svolto il 1°Corso Intersezionale di scialpinismo tra le
Sezioni di Bra, Fossano e Savigliano.
Vista l’ottima aggregazione tra gli Istruttori della
varie Sezioni ed il grande entusiasmo riscontrato tra
gli allievi, comincia a balenare l’idea di fondare
un’unica Scuola, progetto peraltro sostenuto ed
appoggiato dalla Commissione Nazionale Scuole Alpinismo
e Sci-Apinismo (CNSASA).
Fu così che nel 1997, dopo 2 anni di riunioni,
discussioni e test organizzativi, nasce, con
l’accorpamento della Sezione di Alba, la Scuola
Intersezionale Alpi Ovest.
La neoscuola si attiva immediatamente inserendo in
programma corsi base di alpinismo e sci-alpinismo A1 e
SA1 oltre allo svolgimento di aggiornamenti e momenti di
formazione specifica per l’organico istruttori.
Nel 1998, visto il successo avuto nel 1995 come corso
sezionale, verrà realizzato il 1°Corso Avanzato di
Sci-Alpinismo SA2 e nel 2006, come solamente altre
5 Scuole LPV, viene effettuato il 1°Corso Avanzato di
Sci-Alpinismo SA3, che si concluderà con la salita
scialpinistica del Monte Bianco.
Visto l’orientamento del CAI Centrale, la scuola decide
di ammettere in via sperimentale gli snowboarder al
corso SA1 per poi organizzare il 1°Corso di Sci e
Snowboard-Alpinismo nella stagione 2006-07.
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ALPINISMO GIOVANILE
UNDICI ANNI DI ALPINISMO
GIOVANILE
Dal 1996 ai giorni
nostri
L’Alpinismo giovanile è
nato nell’ambito del CAI non solo con lo scopo
di avvicinare i giovani alla montagna, ma
con l’intento educativo di trasmettere loro
amore per la natura, rispetto per l’ambiente,
consapevolezza del valore di ciò che viene
faticosamente conquistato (in un’ottica un po’
controcorrente rispetto alle suggestioni fasulle
della società odierna). In questa prospettiva,
anche la nostra sezione ha curato, proprio nel
1996, la formazione di un gruppo di
accompagnatori che hanno frequentato un
corso per aiuto accompagnatori di A.G.
In tal modo, incominciata un po’ in sordina
negli anni precedenti, l’attività della nostra
sezione, rivolta ai ragazzi dai nove ai diciotto
anni, ha avuto, nel corso dell’ultimo decennio,
un progressivo incremento sia per le iniziative
proposte, sia per il numero di persone
coinvolte.
Si è passati , infatti, dalle iniziali due
escursioni della durata di un giorno ad un
numero sempre maggiore di iniziative che hanno
visto affiancarsi alle tradizionali gite in
montagna anche le uscite in ambiente diverso
come quello marino in Liguria, quello fluviale
lungo il “nostro” Maira, quello invernale su
neve con le ciaspole e, saltuariamente, quello
dell’arrampicata con le giornate di
avvicinamento alla roccia. Le gite hanno avuto
come meta rifugi e facili vette, grotte e
cascate, laghi e boschi con l’opportunità di
conoscere flora e fauna tipica dell’ambiente
montano ( chi può negare il fascino di un
incontro ravvicinato con un agile camoscio, una
simpatica marmotta, un imponente stambecco o un
inquietante rapace in volo?).
Anche il numero degli
accompagnatori è cresciuto con la formazione di
altri volontari che hanno frequentato
corsi,mentre , parallelamente, migliorava anche
la qualità del servizio offerto. Infatti, grazie
alla sensibilità del direttivo della locale
sezione, che sempre interviene per contenere i
costi a carico delle famiglie, ed alla
generosità di Comune e Banca Cassa di Risparmio,
in questi ultimi anni, il trasferimento alle
località di partenza delle gite non è più
avvenuto con mezzi privati di
accompagnatori e volontari, ma con un più sicuro
e confortevole pullman. I ragazzi hanno risposto
con entusiasmo partecipando numerosi alle
iniziative.
Ciò che non è cambiato, nel corso di questo
decennio, è l’inserimento nel programma di un
trekking di tre giorni, rivolto ai più grandi e
con un numero chiuso di partecipanti, attività
che, per la sua componente avventurosa, ha
raccolto molti consensi tra i ragazzi,
entusiasti di dormire in rifugio e di
trascorrere qualche giorno in compagnia di altri
giovani. Gli itinerari dei trekking sono quasi
sempre stati “inventati” dagli accompagnatori.
Infatti, se si esclude il classico “Giro del
Monviso”, ripetuto due volte, nel 1997 e nel
2002 (sempre entusiasmante anche se
parzialmente funestato dalle bufere, anzi forse
più affascinante proprio per questo), gli altri
percorsi sono stati del tutto inediti, ma non
meno suggestivi.
Alcuni ci hanno portati a
sconfinare in territorio francese ( a proposito,
nei rifugi oltralpe siamo sempre stati
accolti bene) come nel “Trekking occitano
Transubaye” del 1998, in quello del 1999
“Sui sentieri del re” in alta valle Gesso, nel
“Tour De l’Aiguille De Chambeyron” del 2004.
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Alcuni ci hanno portati a
sconfinare in territorio francese ( a proposito,
nei rifugi oltralpe siamo sempre stati
accolti bene) come nel “Trekking occitano
Transubaye” del 1998, in quello del 1999
“Sui sentieri del re” in alta valle Gesso, nel
“Tour De l’Aiguille De Chambeyron” del 2004.
Altri si sono svolti
interamente fuori dalla nostra regione come il “Granpa
2000”, ai piedi dei ghiacciai del Gran Paradiso
nel 2000 o il “Trekking nella valle delle
Meraviglie”, in Francia, nel 2001 mentre
“Nel parco delle Alpi marittime, trekking dalla
valle Gesso alla valle Stura” del 2003 (percorso
che ha avuto come denominatore il Malinvern, sia
come rifugio, sia come vetta) e “Trekking nelle
valli Stura, Maira e Varaita: da Argentera a
Sant’Anna di Bellino” del 2005( in ambiente di
grande fascino e suggestione) ci hanno
consentito di ammirare e conoscere le nostre
valli e di sperimentare l’ospitalità dei rifugi
delle nostre zone.
Talvolta il tempo è
stato di eccezionale bellezza con giornate di
sole splendente in un cielo azzurrissimo in
totale assenza di vento e di nubi, altre volte
ci hanno colti brevi e improvvisi acquazzoni,
altre ancora il cammino è stato accompagnato da
bufere di pioggia o neve, ma il morale è sempre
stato alto e le gite si sono svolte senza
mugugni ed in allegria. Unico neo: mentre alle
escursioni di un giorno il gruppo era
equilibrato quanto al sesso, nei trekking, non
si sa se per pigrizia o per remore da parte dei
genitori, la presenza femminile è sempre stata
molto ridotta, talvolta addirittura inesistente.
Peccato!
Anche quest’anno,
2007, vedrà il gruppo di accompagnatori
impegnati nella preparazione e realizzazione di
un programma che si augurano interessante e
formativo con l’auspicio che si consolidi il
gruppo esistente e si raccolgano sempre nuove ed
entusiastiche adesioni.
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